Descrizione
Ivana Suhadolc, giornalista RAI a Ts, Venezia e Roma scrive di sua madre (Graziella, Krasulja), che ebbe una fitta corrispondenza, insieme a Rita, con Biagio Marin, loro professore e figura di riferimento culturale. È una educazione sentimentale e un intreccio di relazioni in cui il periodo storico e il tema italiani/sloveni sul territorio, si mescolano con diversi sguardi sulla crescita delle due ragazze, i rapporti umani e affettivi con il poeta e tra di loro, le ambiguità e le problematiche del tempo. È un lungo memoir della figlia che intende ricostruire la figura della madre, tra le migliaia di lettere e foto di lei e di Rita in suo possesso, e che sta donando alla Biblioteca di Grado. Nella primavera del 1942 accade un piccolo miracolo: “tutto fu un dono, il dono del paradiso,” scriverà Biagio Marin. Per Rita, la Rondine, e Graziella, la Pernice, inizia un’amicizia che durerà tutta la vita; per Rondine e Marin una storia d’amore che proseguirà per 26 anni. I rapporti tra i due amanti e Pernice resistono anche nel travagliato dopoguerra della Venezia Giulia lacerata dagli odi etnici, e questo nonostante Graziella – si scopre – sia slovena, in realtà si chiami Krasulja e sposi uno sloveno. Marin si sente tradito e tuona: “Anche tu sei responsabile del male, che per il piatto di lenticchie hai rinunciato alla primogenitura della superiore cultura.” Poi a prevalere sarà la sua generosità. Alla fine Krasulja si ammalerà di Alzheimer, ma la figlia riuscirà lo stesso a intuire la grazia della sua vita, avvalendosi delle testimonianze di Rita e delle lettere e poesie di Marin. La ricerca la porterà a trovare il linguaggio delle emozioni, il solo che ci aiuta ad ascoltare e rispettare, anche nelle terre di frontiera, le storie degli altri.

Titolo: Rondine e Pernice
Autrice: Ivana Suhadolc
Collana: Tracce
Edizione: Vita Activa Nuova 2025
Pagine: 296
Prezzo: € 20.00
ISBN9791280771384
TOCCA L’IMMAGINE PER SFOGLIARE L’ANTEPRIMA




