
IDENTITALIE/IDENTITALIES e La stanza degli ospiti/and The Guest Room
L’autrice Laila Wadia dialoga con Sara Del Sal
Largo Papa Giovanni XXIII, 1
QUANDO: ore 11.00
Ieri, 24 aprile, nell’ambito della Fiera dei Librai di Bergamo, la nostra autrice Luisa Carminati ha presentato il suo libro Via Celestini, 3, in dialogo con Francesca Maffioli e Michele Linfozzi.
Dal sito ufficiale della Fiera: “Il Dopoguerra narrato attraverso lo sguardo di una bambina, cresciuta in via Celestini 3, una strada trasversale di Borgo S. Caterina, in una famiglia con molte difficoltà economiche e molto affetto. Dai familiari e dai vicini di casa, lo sguardo si amplia a ciò che le sta intorno e agli avvenimenti che più colpiscono il suo interesse. Il racconto del quotidiano, si intreccia all’indagine compiuta oggi, negli archivi italiani e tedeschi, su alcuni vicini di casa stranieri. Il racconto procede tramite testi originali e immagini dell’epoca.
Dialogano con l’autrice: Francesca Maffioli, ricercatrice, giornalista culturale, membra del Direttivo della Società delle Letterate e Michele Linfozzi, storico
Luisa Carminati, nata nel 1944, ha lavorato alla Stipel come impiegata fino al 1967, mamma di quattro figli di cui una adottata, ha ripreso il lavoro esterno nel 1984 come redattrice di una rivista per educatrici e educatori dove ha lavorato fino al 2013. Negli anni ’70 ha fatto parte di un collettivo femminista di quartiere e seguito le politiche sociali della città, in particolare quelle per l’infanzia attraverso l’associazione Infanzia&Città. È stata promotrice del Consiglio delle Donne di cui ha ricoperto per più mandati il ruolo di vicepresidente. Nel frattempo, si è laureata all’Università di Bologna/Facoltà di Scienze della Formazione. Oggi è pensionata e per l’associazione Donne per Bergamo segue una scuola di alfabetizzazione per persone straniere.”
Parte uno: poesie bilingue (con testo inglese a fronte) sul tema delle identitalie scritte dall’autrice. Parte due:
una piccola antologia di poesie di poeti e poetesse del mondo in movimento (in inglese o in italiano). L’identità
è un tema affascinante e spinoso. Come affrontarla con profonda serenità? Come condensarla in pillole di facile
comprensione per le giovani generazioni? Laila Wadia, indiana di origine, ma triestina per elezione, cerca di
usare la sintesi della poesia e l’impegno plurale della traduzione per proporre un dibattito e una riflessione con
i lettori e le lettrici sull’argomento delle identitalie e sulla traduzione della poesia. In una sorta di Laboratorio
con un gruppo di studentesse iscritte al corso di Laurea Magistrale presso la IUSLIT dell’Università di Trieste
propone una traduzione collettiva per superare il divario che porta spesso a un fraintendimento dell’altro.
Credendo nell’importanza di avere una Stanza per gli ospiti – un luogo intimo di parole importanti e amiche –
Wadia offre, oltre ai propri testi, delle pagine di importanti versi d’autore dal mondo in movimento che le
rendono la vita meno solitaria e più incandescente.
Laila Wadia è una narrastorie, docente e traduttrice di origine indiana.
Titolo: Identitalie/Identitalies e La stanza degli ospiti/The guest room
Autrice: Laila Wadia
Edizione: Vita Activa Nuova 2024
Collana: Poiein
Pagine: 202
Prezzo: €16,00
ISBN 9791280771315
Spesso a un livello invidiabile dal punto di vista estetico. Nei libri sull’immagine e l’identità̀ di Trieste la
presenza della comunità serba non si menziona, anche se i ricchi commercianti serbi costruirono in città una
chiesa ortodossa e numerosi grandi palazzi sul Canale. Quale rapporto si può creare tra l’immagine della città
consolidata da numerosi documenti scritti serbi e l’immagine letteraria che la città stessa aveva creato per la
propria identità? Innumerevoli volte i visitatori di Trieste, non solo gli Slavi dei Balcani ma i viaggiatori in
generale, descrivono la bellezza che si offre dallo spiazzo panoramico accanto all’obelisco di Opicina. Il
panorama e il fatto che Trieste è una città sul mare per di più un grande porto, affascina soprattutto coloro che
provengono dall’area continentale; per molti degli autori l’incontro con Trieste è in primo luogo un incontro
con il mare e il paesaggio mediterraneo. Trieste ha richiamato il maggior numero di viaggiatori serbi soprattutto
dal 1860 al 1890, quello di maggior fulgore. La costruzione del castello Miramare coincise con gli anni di
grande sviluppo della città: nel 1857 venne costruita la ferrovia fino a Vienna; con l’apertura del canale di
Suez (1869 – su progetto di Revoltella) Trieste diventa la “porta orientale” di tutto il continente. Attorno al
1870 è uno dei sette maggiori porti al mondo, il secondo sul Mediterraneo.
Titolo: Sul mare brillavano vasti silenzi. Immagini di Trieste nella letteratura serba
Curatrice: Marija Mitrović
Traduzioni: Alice Parmeggiani, Silvio Ferrari, Rosalba Molesi
Introduzione: Marija Mitrović
Edizione: Vita Activa Nuova dicembre 2024
Collana: La rosa dei venti
Pagine: 248
Prezzo: € 18,00
ISBN 9791280771322
A partire da tre scrittrici coetanee, nate nel 1980, Eftychia Panayiotou, Avgi Lilli ed Erina Charalambous,
vengono individuate significative caratteristiche comuni di decine di giovani poete cipriote, che occupano un
ruolo di primo piano nella creazione letteraria, teatrale, musicale e artistica, trascendendo i limiti dei generi
tradizionali di scrittura, mescolando i linguaggi di tutte le espressioni artistiche, nonostante o forse proprio per
il fatto che vivono a Cipro, un’isola frontaliera nel Mediterraneo sud-orientale, divisa tra la parte a sud, greca,
e la parte a nord, turca, a seguito dell’occupazione del 1974. Dalla lettura dei loro testi in versi e in prosa, assai
differenti tra loro, emerge il comune filo dinamico della loro scrittura, l’originalità̀ tematica e il coraggio della
sperimentazione. Queste tre poete prendono consapevolmente le distanze dalle tematiche nazionali, e non
tirano sempre in ballo la letteratura mitologica antica. Approfondiscono una forma di ricerca più esistenziale,
vivono quotidianamente l’imperfezione del mondo. È da questo contesto che nasce una poesia dove domina
l’indagine del corpo femminile, del desiderio sessuale e dell’identità di genere. Queste poete scavano tra la
storia e i suoi pesanti fardelli, le identità̀ e le memorie, i luoghi e i miti, le divisioni personali e collettive, le
opportunità̀ perdute ma anche quelle disperatamente in attesa di essere ritrovate.
Titolo: Donne frontaliere. Tre scrittrici cipriote innovative nate nel 1980. Erina Charalambous, Avgi
Lilli, Eftychia Panayiotou
Autrice: Erina Charalambous, Avgi Lilli, Eftychia Panayiotou
Cura, traduzione poesie e prefazione: Alexandra Zambà
Edizione: Vita Activa Nuova gennaio 2025
Collana: Poiein
Pagine: 116
Prezzo: €15,00
ISBN 9791280771308
La narrazione autobiografica di Luisa Carminati nasce secondo l’idea di un’inchiesta d’archivio,
documentando il discorso il più vicino possibile alla realtà: nulla sembra inventato, romanzato, drammatizzato
o edulcorato. Carminati si attiene ai fatti, pochi e non sempre vicini tra loro, senza però abbandonare
quell’immaginazione che alimenta l’immaginario della scrittura. La scelta preminente è quella di creare due
piani di visione – di narrazione – uno dei quali non riguarda l’intimo familiare della voce narrante ma quello
di un’altra famiglia, nello stesso quartiere della Bergamo popolare tra gli anni Quaranta e Cinquanta del
Novecento. Il ricco apparato iconografico concorre a questa scelta di far collimare due istanze, quella collettiva
e quella individuale. In Via Celestini, 3 il tempo rievocato è abitato da presenze, quelle che si ritrovano insieme
agli affetti venuti a mancare e che continuano a mancare. L’autrice costruisce un testo plurale come un viaggio,
diremmo quasi una camminata in montagna a passo lesto, che rende il passato presente, che ci strappa al tempo – anche quello del dolore – senza dimenticarlo ma rendendolo strumento che salva dalla dimenticanza.
Titolo: Via Celestini, 3
Autrice: Luisa Carminati
Prefazione: Francesca Maffioli
Postfazione: Paolo Barcella
Edizione: Vita Activa Nuova aprile 2025
Collana: Tracce
Pagine: 140
Prezzo: € 15,00
ISBN 9791280771346
Fortuna Morpurgo – Willy Dias – (Trieste 1872 – Genova 1956) nasce in una famiglia irredentista benestante
triestina da padre ebreo e madre cattolica. Giovane di vivace intelligenza e irrequieta, dopo gli studi al Civico
Liceo femminile si affaccia al mondo della scrittura e del giornalismo, sua vera passione, collaborando con
molte testate. Nota in città e in campo nazionale, allo scoppio della prima guerra mondiale si trasferisce a
Genova, dove rimarrà, alternando alla sua residenza, frequenti viaggi a Trieste, sua città amata. Conosciuta
soprattutto come scrittrice di romanzi rosa pubblicati con grande successo da Cappelli, con cui manteneva la
sua famiglia femminile, fu una notevole giornalista, una scrittrice vivace e arguta e una donna pratica capace
di promuovere, nei suoi scritti e nella sua attività, l’emancipazione delle donne. Viaggio nel tempo è un lungo
memoir in cui racconta la sua vita a partire dall’infanzia, i passaggi drammatici delle due guerre mondiali, i
repentini cambiamenti sociali osservati con attenzione, le speranze irredentiste andate in frantumi, con giudizi
ironici e acuti e una scrittura movimentata e personale. Un libro non retorico o edulcorato, in cui la memoria
ha una funzione di narrazione e insieme di bilancio, dal punto di vista di una donna intelligente, di un periodo
travagliato e drammatico della storia italiana.
Titolo: Viaggio nel tempo
Autrice: Willy Dias
Note: Martina Gubertini
Edizione: Vita Activa Nuova marzo 2025
Collana: La rosa dei venti
Pagine: 268
Prezzo: €16,00
ISBN 9791280771339
Sul numero 118-119 de Il Portolano, periodico trimestrale di letteratura, dedicato al grande scrittore Franz Kafka, Ernestina Pellegrini, comparatista dell’Universitá di Firenze offre una ricca lettura del romanzo di Monica Sarsini, Un giorno.
Scrive Pellegrini:
“La scrittrice sembra fare come il baco da seta, che si avvolge dentro il bozzolo del filo di seta che sta producendo. C’è ritorno, insistenza, un respiro ostinato, sorgivo, incontrollato, che si serve del meccanismo continuo della digressione, del saltar di palo in frasca, dell’aprire continue parentesi che tessono storie dentro storie, che rompono la progressione temporale creando un effetto bellissimo di bassorilievo, in cui tutto è presente e contemporaneo.”
Potete scaricare il pdf a questo link, o leggere la recensione qui sotto:
Dal 28 febbraio al 3 marzo 2025 alla CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE di Roma, in VIA DELLA LUNGARA 19, si svolgerá l’ottava edizione di Feminism, Fiera dell’editoria delle donne, un appuntamento imperdibile della vita letteraria capitolina.
Come vi abbiamo accennato qualche giorno fa, anche VAN prenderá parte alla rassegna con ben due appuntamenti:
MARIA OCCHIPINTI: I LUOGHI, LE VOCI, LA MEMORIA
a cura di Gisella Modica e Serena Todesco. (VITA ACTIVA NUOVA)
Con Gisella Modica intervengono Elvira Federici e Nadia Tarantini
A distanza di oltre vent’anni dalla morte, la figura e l’opera di Maria Occhipinti (1921-1996), scrittrice, poeta, attivista politica e pensatrice siciliana, riverberano nei numerosi dibattiti che animano la contemporaneità: dalla dicotomia tra guerra e pacifismo ai diritti civili e alla differenza sessuale; dalle identità locali e nazionali alle sfide della globalità e alla ricerca di nuove pratiche per affrontarla. A partire dal ricco crocevia di esperienze e di storie che intrecciano il vissuto di Maria al nostro presente si dipanano le numerose ragioni che hanno portato a questo libro, frutto di un lavoro di cura, collaborazione e scambi, sia intellettuali che affettivi, tra donne di diversa età e provenienza sociale e culturale, accomunate dal desiderio di tenere vive, attraverso il ricordo di Maria, le testimonianze di chi l’ha conosciuta e amata, le riflessioni di chi ha potuto e voluto mescolare il proprio vissuto alle sue tante parole dette e scritte.
ADRIENNE RICH: PASSIONE E POLITICA, a cura di Rita MonTicelli, Samanta Picciaiola, Maria Luisa Vezzali, Anna Zani (VITA ACTIVA NUOVA)
Intervengono Loredana Magazzeni e Samanta Picciaiola
Le parole di Rich sono così attese dalle studentesse e dalle giovani donne come motore di cambiamenti positivi e ispirazione di tutte le lotte per l’uguaglianza e la giustizia. A tali esigenze di guide lucide e inesorabili risponde la pubblicazione di Adrienne Rich: passione e politica.
Potete scaricare il programma completo qui.
Padre terra
Presentazione del romanzo
di Barbara Buoso
Pasticceria LIBERTY
Via Malcaton, 6, Trieste
8 febbraio ore 18.00
Sabato 8 febbraio, alle ore 18.00 Gabriella Musetti dialogherà con Barbara Buoso, autrice del libro Padre terra (Fernandel 2024). Il romanzo è un libro di formazione che narra una crescita, la ricerca di una dimensione di libertà e autonomia, al di fuori dalle opinioni tradizionali grette e dalla diffidenza di una piccola comunità contadina del Polesine. Giovanni nasce per la forte volontà della madre ma lei muore di parto tra atroci dolori: uno stigma sulla casa e i suoi abitanti per essere andati contro le consuetudini locali affidandosi a una figura selvatica, una guaritrice inquietante. La stessa nonna materna non vorrà mai vedere il nipote. Sarà il padre, Primo, ad allevare da solo, con dedizione e cura maternale il figlio. Nel rapporto intenso tra il padre, la presenza evocativa della madre e l’attaccamento alla terra, alla natura fonte e rigoglio di ogni vita cresce il bambino.
Barbara Buoso, nata a Rovigo nel 1972, è autrice nota al pubblico per la forza creativa delle sue narrazioni. Ha pubblicato i romanzi Aspettami (Fabio Croce 2003), L’ordine innaturale degli elementi (Baldini e Castoldi 2014), E venni al mondo (Apogeo 2018), e la raccolta di racconti Espropriazioni (Vita Activa Nuova 2023). Insegna alla Scuola di scrittura Virginia Woolf di Padova.