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VAN presenta “Donne Frontaliere” al Porta Magica Festival – 26 giugno alle 18.30

Il 26 giugno alle 18.30, al Bar Horti, Giardini N. Calipari in Piazza Vittorio a Roma, nell’ambito del Porta Magica Festival. Letteratura, Musica, Teatro, Cinema, VAN presenta il volume Donne Frontaliere. Tre scrittrici cipriote, frutto del progetto regionale Parole tra i luoghi sulla traduzione di Trieste dello scorso anno.

Presentano il critico Plinio Perilli e la traduttrice del volume Alessandra Zambà.

Con letture a cura di Dora Pardali, attrice e il coordinamento a cura di Maresa Elia.

L’evento è organizzato con il patrocinio del comune di Roma, ed è parte di un programma estivo della durata di due mesi con la partecipazione del comune di Roma.

 

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Laila Wadia al Triestebookfest sabato 3 maggio alle 11

IDENTITALIE/IDENTITALIES e La stanza degli ospiti/and The Guest Room
L’autrice Laila Wadia dialoga con Sara Del Sal

Se la poesia è l’anima di una nazione, questa raccolta poetica viene proposta con l’intento di stimolare un dibattito sulle identitalie della traduzione letteraria, soprattutto con le giovani anime. La seconda parte del testo è una piccola antologia di poesie selezionate dall’autrice, anche per cercare di trovare delle soluzioni traduttive, perché come dice la poetessa Shailja Patel: “se non c’è una parola per dirlo, esiste?”
Lily-Amber Laila Wadia è una narrastorie e traduttrice-interprete nata in India. Dopo aver insegnato Inglese all’Università di Trieste e in vari istituti per 30 anni, ora si occupa di scrittura. Vive su un tappeto volante di parole e pensieri tra l’italofonia e l’anglofonia. Scrive romanzi, racconti e sceneggiature per teatro e film. Tra i suoi lavori: Pecore Nere (AAVV, Laterza); Mondopentola (AAVV, CosmoIannone), Come diventare italiani in 24 ore (Barbera), Se tutte le donne (Barbera), Amiche per la pelle (E/O), Algoritmi Indiani (Vita Activa), Il giardino dei frangipani (Oligo).
Per il programma completo clicca qui.
DOVE: CIVICO MUSEO SARTORIO
Largo Papa Giovanni XXIII, 1
QUANDO: ore 11.00
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Presentazione di “Via Celestini, 3” di Luisa Carminati alla Fiera dei Librai di Bergamo

Ieri, 24 aprile, nell’ambito della Fiera dei Librai di Bergamo, la nostra autrice Luisa Carminati ha presentato il suo libro Via Celestini, 3, in dialogo con Francesca Maffioli e Michele Linfozzi.

Dal sito ufficiale della Fiera: “Il Dopoguerra narrato attraverso lo sguardo di una bambina, cresciuta in via Celestini 3, una strada trasversale di Borgo S. Caterina, in una famiglia con molte difficoltà economiche e molto affetto. Dai familiari e dai vicini di casa, lo sguardo si amplia a ciò che le sta intorno e agli avvenimenti che più colpiscono il suo interesse. Il racconto del quotidiano, si intreccia all’indagine compiuta oggi, negli archivi italiani e tedeschi, su alcuni vicini di casa stranieri. Il racconto procede tramite testi originali e immagini dell’epoca.

Dialogano con l’autrice: Francesca Maffioli, ricercatrice, giornalista culturale, membra del Direttivo della Società delle Letterate e Michele Linfozzi, storico

Luisa Carminati, nata nel 1944, ha lavorato alla Stipel come impiegata fino al 1967, mamma di quattro figli di cui una adottata, ha ripreso il lavoro esterno nel 1984 come redattrice di una rivista per educatrici e educatori dove ha lavorato fino al 2013. Negli anni ’70 ha fatto parte di un collettivo femminista di quartiere e seguito le politiche sociali della città, in particolare quelle per l’infanzia attraverso l’associazione Infanzia&Città. È stata promotrice del Consiglio delle Donne di cui ha ricoperto per più mandati il ruolo di vicepresidente. Nel frattempo, si è laureata all’Università di Bologna/Facoltà di Scienze della Formazione. Oggi è pensionata e per l’associazione Donne per Bergamo segue una scuola di alfabetizzazione per persone straniere.”

Di seguito alcuni scatti a cura di Andrea Cremaschi, che ringraziamo.

 

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Recensione di Ernestina Pellegrini a “Un giorno” di Monica Sarsini su Il Portolano, n. 118-119

Sul numero 118-119 de Il Portolano, periodico trimestrale di letteratura, dedicato al grande scrittore Franz Kafka, Ernestina Pellegrini, comparatista dell’Universitá di Firenze offre una ricca lettura del romanzo di Monica Sarsini, Un giorno.

Scrive Pellegrini:

“La scrittrice sembra fare come il baco da seta, che si avvolge dentro il bozzolo del filo di seta che sta producendo. C’è ritorno, insistenza, un respiro ostinato, sorgivo, incontrollato, che si serve del meccanismo continuo della digressione, del saltar di palo in frasca, dell’aprire continue parentesi che tessono storie dentro storie, che rompono la progressione temporale creando un effetto bellissimo di bassorilievo, in cui tutto è presente e contemporaneo.”

Potete scaricare il pdf a questo link, o leggere la recensione qui sotto:

Recensione di Ernestina Pellegrini a “Un giorno” di Monica Sarsini su Il Portolano, n. 118-119