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Nuovo titolo: Bestie. Femminile animale

Ecco che marzo inizia nei migliore dei modi, ovvero con l’uscita di un nuovo titolo!

Ecco in prima visione Bestie. Femminile animale.  Si tratta di una raccolta antologica (illustrata da due autrici del volume) di poesie di cinque poetesse
italiane contemporanee, nata dalla stretta collaborazione tra le diverse autrici e la prefatrice.

Contraddice e supera la tradizionale contrapposizione tra esseri umani e animali (in particolare selvatici) pensati come divisi e incomunicanti tra loro. Il percorso sviluppa rapporti e contiguità tra umani e non umani, senza ricorrere a stereotipi contaminati dal sessismo o da suddivisioni segnate
da una presupposta superiorità, indagando la relazione femminile dei ruoli con uno sguardo antispecista. Le poete hanno realizzato un progetto corale, originale e creativo, calandosi nelle profondità della comune sostanza vitale, e catturando elementi memorabili e sensibili propri di ogni
bestia descritta.

Il percorso si sviluppa come un rito alchemico che rimanda a un sentire comune originario e trae spunto dalla profonda riconsiderazioni delle ragioni della vita stessa, colta nella sua animalità, quindi nei corpi viventi, capaci di sentire e trasmettere l’anima animale di forza e dolore radicali.

Scritto da Valeria Bianchi Mian, Martina Campi, Ksenja Laginja, Teodora Mastrototaro e Silvia Rosa (con la prefazione di Alexandra Zambà) potete trovare il nuovo titolo nella collana Poiein: https://www.vaneditrice.it/catalogo/poiein/bestie-femminile-animale/.

La raccolta verrà presentata durante la rassegna Esplorazioni di Feminism 6 il 4 marzo alle ore 15.

Veniteci a trovare!

Tempi inquieti – Versi di pace

V.A.N. APS invita a una chiamata alla responsabilità personale, civile e politica che testimonia la nostra avversione a questa guerra in corso in Europa, e a tutte le altre guerre disseminate nel mondo.
La poesia non può fermare la guerra ma può testimoniare l’orrore di ciò che accade, la violenza indicibile della morte esibita senza tregua, ovunque, nelle città, nei borghi, nei luoghi di lavoro, nel mare, sui campi, sui media, nella memoria, negli sguardi e nelle azioni delle persone.
In collaborazione con diverse Associazioni culturali di Trieste e Comuni limitrofi, ci associamo ai movimenti che intendono operare per lanciare definitivamente:
‘FUORI LA GUERRA DALLA STORIA’

Tempi inquieti – Versi di pace

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In collaborazione con diverse Associazioni culturali di Trieste e Comuni limitrofi, ci associamo ai movimenti che intendono operare per lanciare definitivamente:
‘FUORI LA GUERRA DALLA STORIA’

Teatro del sé: Penelope. Nonostante Ulisse.

Non solo libri, ci trovate anche sui palcoscenici!

Questa volta abbiamo optato per una rappresentazione del teatro del sé che dia voce ad una donna che spesso viene spinta nelle retrovie… Penelope.
Chi è Penelope senza Ulisse? O meglio, nonostante lui?

Ecco, PENELOPE. Nonostante Ulisse è uno spettacolo esplorativo, che problematizza le istanze relazionali e affettive del mito, ricollocato nel nostro presente, per farle incontrare e detonare con gli universali psicologici umani e personali.
Continua a leggere Teatro del sé: Penelope. Nonostante Ulisse.